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L’Azienda Sanitaria Locale 2 di Lanciano-Vasto-Chieti è articolata in 8 Distretti :
L’Area Distrettuale “Sangro-Aventino” comprende i Comuni[1] di: Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Lama Dei Peligni, Lettopalena, Palena, Taranta Peligna, Colledimacine, Gessopalena, Pennadomo, Roccascalegna, Torricella Peligna (appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale n. 20), Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Civitaluparella, Colledimezzo, Fallo, Gamberale, Montazzoli, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Quadri, Roio del Sangro, Rosello, Tornareccio, Villa S. Maria (appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale n. 21), Fara San Martino, Palombaro, (appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale n. 27), Paglieta e Sant’Eusanio del Sangro (appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale n. 23).
L’Area Distrettuale “Alto Vastese” comprende i Comuni[2] di: Gissi, Furci, Palmoli, Dogliola, Tufillo, San Buono, Liscia, Carpineto, Guilmi, Casalanguida, Carunchio, Roccaspinalveti, Fraine, Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Celenza sul Trigno, Schiavi d’Abruzzo, Castelguidone, Castiglione Messer Marino.
Sedi erogative dei servizi nell’area interna basso Sangro-Trigno
In questi anni è in corso un processo di riorganizzazione della rete territoriale degli ospedali, per i quali la spesa copre ancora in Italia circa la metà della componente pubblica della spesa sanitaria. Due sono le determinanti profonde del cambiamento. Da un lato, la constatazione di un mutato quadro epidemiologico – nel quale prevalgono malattie croniche che comportano bisogni di assistenza diversi rispetto al passato – induce a ridurre la capacità produttiva degli ospedali. L’ospedale “costa troppo” e non costituisce sempre e necessariamente la risposta migliore per garantire i servizi che servono primariamente ai cittadini. Questo impone un consistente spostamento di risorse dall’ospedale alle cure territoriali, che si traduce nell’abbandono di un modello di cura al quale i cittadini sono ancora fortemente legati (l’ospedale come “luogo della cura”), verso un modello ancora tutto da disegnare e da sperimentare.
Albero dei problemi rilevati dal partenariato locale
[1] In corsivo i Comuni dell’Area interna
[2] In corsivo i Comuni dell’Area interna
Laboratorio della Presa in Carico della Fragilità
Nell’assistenza territoriale si segnala la carenza di coordinamento dei vari operatori e con tale programma s’intende dare un’indicazione per realizzazione dell’integrazione (sia tra ospedale e territorio, sia tra servizi sanitari e sociali). Il Progetto prevede la riorganizzazione delle attività già esistenti e l’attivazione di servizi assistenziali territoriali aggiuntivi in base a Percorsi e Protocolli predefiniti e condivisi tra i vari operatori e organi di governo. La Regione Abruzzo, nell’ambito della Programmazione 2014-2020, ha individuato l’area interna Basso Sangro – Trigno quale possibile candidata per la Strategia nazionale per le Aree interne, ovvero zone marginalizzate, carenti di servizi e a rischio di spopolamento. L’obiettivo della Asl Lanciano Vasto Chieti è cogliere l’opportunità di questa sperimentazione tramite l’offerta di un nuovo modello di assistenza e welfare che si basa sulla stima del rischio epidemiologico, l’individuazione del singolo caso e la presa in carico proattiva del bisogno. In particolare, il razionale del Progetto di riorganizzazione delle attività sanitarie si fonda sulla identificazione dei soggetti fragili e della misura del loro rischio di incorrere in eventi acuti (per esempio ospedalizzazione). Il cuore del sistema è quindi quello di offrire attività assistenziali in funzione del livello di rischio: per i pazienti più anziani con fragilità è indispensabile che i servizi di cure primarie e secondarie agiscano in maniera integrata, dalla condivisione di informazioni alla valutazione e gestione dei percorsi di trattamento. E’ fondamentale, in tal caso, una riforma delle strutture informative e di governance nonché una maggiore fiducia e comunicazione tra cure primarie e secondarie. L’attuale attenzione per la cura centrata sulla persona dovrebbe porre l’attenzione sulle “relazioni”, cioè porre l’accento sulle interazioni tra paziente, famiglia, assistenti, professionisti sanitari e il personale di assistenza sociale. Il supporto di queste interazioni risulta molto importante per l’erogazione di una assistenza sanitaria efficace.
Il nuovo Presidio Territoriale Assistenziale
La figura rappresenta la riorganizzazione dei servizi nel nuovo Presidio Territoriale Assistenziale: la rete di cure primarie sarebbe potenziata non solo tramite la previsione di servizi aggiuntivi (costituzione della UCCP con Ambulatorio Infermieristico, Telemedicina e Ambulatorio H24 MMG/MCA) ma anche per effetto di una maggiore integrazione con i servizi ospedalieri. L’impatto di tale innovativa impostazione sarà misurato e controllato tramite il Registro Epidemiologico delle Fragilità, piattaforma informativa integrata ingrado di connettere in rete tutti gli attori dei PTA e degli ospedalieri: tale strumento consente la programmazione di interventi pro-attivi individuali in base al bisogno rilevato (rischio di fragilità).
Notizie di rilievo:
Riorganizzazione Assistenza Territoriale
Presa in carico del bisogno
Ambulatori Infermieristici della Fragilità
Telemedicina
Sommario
Epidemiologia | 2 |
Modello Fragilità—Lettura del Bisogno | 4 |
Proattività—Lettura dell’Offerta | 6 |
Programma—Interventi Innovativi | 7 |
-> Scarica il pdf Laboratorio presa in carico fragilità